Internet, si sa, e’ una risorsa piena di insidie. Dietro ad ogni angolo si puo’ nascondere, soprattutto per i non avvezzi ai problemi di sicurezza, uno “spyware, un dialer, un qualsiasi tipo di programma maligno che tente di accedere a qualche risorsa del nostro computer.

In una rete aziendale, poi, dove i computer collegati ad Internet sono solitamente utilizzati da utenti inesperti, i rischi sono ancora maggiori, visto che all’interno della stessa rete sono presumibilmente presenti server su cui girano gestionali e web application di vario genere. Se la rete venisse violata, anche dal piu’ innoquo dei cosiddetti “malware, la sicurezza di tutta la struttura informativa sarebbe compromessa, con conseguente pericolo per le informazioni che risiedono sui server.

Per questa ragione, la presenza di un firewall e’ altamente consigliata, sia in ambito aziendale che (se pure per ragioni meno “critiche” ma comunque importanti, vedi la protezione dai suddetti malware) casalingo.

Un firewall e’, sostanzialmente, un sistema in grado di separare fisicamente due o piu’ reti, impedendo l’accesso dall’esterno a meno che non vengano impostate regole mirate. In buona sostanza, si tratta di un dispositivo che blocca tutto il traffico in ingresso, e buona parte di quello in uscita, fino a quando l’utente non specifica esattamente quali servizi, porte o computer possono dialogare piu’ o meno liberamente con Internet.

Per realizzare il nostro firewall utilizzeremo IPCop, ottima distribuzione Linux pensata esclusivamente per questo scopo, dotata di una comodissima e completa interfaccia web per la sua amministrazione. Le richieste hardware sono minime, per cui potrà andar bene anche un vecchio Pentium 3, equipaggiato con almeno 256MB di RAM ed un numero sufficiente (fino a 4) di schede di rete, a seconda dell’utilizzo che se ne vorrà fare. IPCop, inoltre, mette a disposizione altri importanti servizi quali ad esempio: proxy server, DHCP, DNS, time server e VPN.

Il Sistema gestisce fino a quattro reti separate, identificate da quattro differenti colori: RED per quanto riguarda la WAN, GREEN per la LAN, BLUE per i dispositivi Wi-Fi e ORANGE per la DMZ. Chiaramente, ogni scheda dovrà avere sia una subnet che un indirizzo IP differente dalle altre. Uno schema indicativo di una configurazione con quattro schede di rete può essere il seguente:

IPCop Network

Come vedete, ad ogni scheda è assegnato un IP ben differente dalle altre: 192.168.1.1 per la GREEN, 192.168.2.1 per la BLUE, 192.168.3.1 per la ORANGE e 192.168.8.1 per la RED. Le diverse interfacce verranno messe in comunicazone fra loro dalle regole iptables create dallo stesso IPCop.

Ipotizzeremo ora una configurazione molto semplice, con due sole schede di rete: la RED collegata a “Internet” tramite un modem ADSL Ethernet e la GREEN diretta verso la nostra LAN, messa in sicurezza proprio da IPCop.

Come prima cosa ci dovremo ovviamente procurare l’immagine .iso (di dimensioni molto ridotte, circa 50MB), la quale dovrà poi essere masterizzata sul CD da cui avvieremo l’installazione. Questo CD andrà in seguito inserito nel lettore del nostro futuro firewall, ed avviato al boot.
In seguito, una volta esauriti i primi messaggi di caricamento e scelta la lingua preferita, ci troveremo dinanzi all’installazione vera e propria:

IPCop Install 01

Dovremo poi selezionare la sorgente di installazione. Nel nostro caso, CDROM

IPCop Install 02

Dopo un paio di conferme avrà inizio la copia dei files:

IPCop Install 03

Tralasciamo la richiesta di backup, utile solo in caso si stia ripristinando una precedente installazione, e passiamo a configurare la scheda di rete GREEN:

IPCop Install 04

Facciamo “click” su Probe ed attendiamo che IPCop completi il riconoscimento automatico della scheda di rete (verificare comunque che sia presente nell’elenco di quelle supportate per evitare spiacevoli inconvenienti) ed andiamo quindi ad impostare l’IP della suddetta scheda:

IPCop Install 05

Seguendo l’esempio illustrato all’inizio, presumiamo che i PC della nostra LAN abbiano 192.168.1.0 come Subnet, per cui la nostra interfaccia GREEN, prenderà come IP 192.168.1.1. Come Network Mask lasciamo 255.255.255.0 e confermiamo per proseguire con la configurazione.

Subito dopo aver selezionato la giusta fascia oraria, andremo a decidere l’hostname ed il dominio di appartenenza del nostro firewall.

IPCop Install 06

Nella figura riportata si è scelto “ipcop“. Voi potete ovviamente scegliere il nome che preferite. Ad esempio, il mio IPCop si chiama “frodo” 🙂
Per quanto riguarda il dominio vale più o meno lo stesso discorso. Qui dovrete mettere il dominio (o workgroup, in caso non abbiate un PDC in casa) della vostra LAN.

Dal momento che vorremo collegare un modem ADSL Ethernet, tralasciamo tranquillamente la parte su ISDN.

IPCop Install 07

Vi basti sapere che, volendo, possiamo usare anche una connessione di questo tipo sull’interfaccia RED .

IPCop Network

Ora è giunto il momento di scegliere la nostra configurazione di rete. Come detto, realizzeremo un semplice sistema con due sole schede, per cui selezioniamo Network configuration type e poi scegliamo GREEN (RED is modem/ISDN).

IPCop Network 2

Abbiamo quasi finito. IPCop ora dovrà fare il probe della seconda scheda di rete ed installare il driver corretto. Una volta eseguita questa operazione, andremo ad assegnare l’IP all’interfaccia RED, esattamente come si è fatto in precedenza con la GREEN :

IPCop Red

Come prima cosa dobbiamo sapere come il nostro modem si connette ad Internet. Presumendo che la connessione (tipicamente, per le connessioni casalinghe, si utilizzano PPPoE o PPPoA) sia già stata configurata all’interno del pannello web dell’apparato, impostiamo “Static” ed immettiamo quindi l’indirizzo IP del modem (ad esempio, 192.168.1.254).

In alternativa possiamo impostare PPPoE ed immettere i parametri di connessione forniti dal provider (nome utente e password). In questo caso, il modem dovrà essere configurato come bridge.

La voce “Static” è comunque quella da scegliere in caso si installi IPCop in azienda, dove solitamente le connessioni fornite dai provider sono appunto ad IP statico e multi-IP.

Ultimiamo ora le configurazioni.

IPCop DNS

Definiamo i DNS da utilizzare per la connessione. Questi valori sono forniti dal provider Internet o. In altrrnativa, consiglio di usare gli OpenDNS.

Alla voce Gateway immettere l’IP del modem.

IPCop DHCP

Qui dovremo decidere se utilizzare o meno il server DHCP. Personalmente, in assenza di un DHCP “serio” fornito da un server Windows o Linux, consiglio di abilitarlo, avendo prima cura di controllare che sia disattivato in ogni altra periferica di rete (ad esempio, modem/router ADSL o un access point wireless).

Alle voci Start address e End address andrà immesso il range di IP che IPCop dovrà fornire automaticamente alla LAN. Ad esempio, 192.168.1.30 e 192.168.1.100 per un range di 70 macchine.

Il nome del dominio dovrà essere lo stesso scelto all’inizio della fase di installazione, e lo stesso del vostro eventuale PDC.

IPCop fine

Restano da immettere le password di root ed amministratore per ultimare la configurazione.
L’utente root ci servirà per amministrare il Sistema via console, mentre l’admin è l’utente che “lavora” nel firewall attraverso l’interfaccia web.

Non dobbiamo quindi far altro che premere OK ed attendere il reboot del Sistema.

Potremo poi testare che il tutto funzioni correttamente semplicemente “pingando” IPCop da un altro PC della LAN, in questo modo:

C: ping 192.168.1.1

Per accedere invece all’interfaccia web sarà sufficiente digitare il seguente indirizzo in un qualsiasi browser:

https://192.168.1.1:445/

nota bene: ci si dovrà loggare come “admin“, con la password appena creata

IPCop finito

Il vostro IPCop ora è completamente funzionante!

Per oggi, vista anche la mole di testo scritto, il “tutorial” si ferma qui. Nei prossimi giorni andremo a vedere come utilizzare i vari servizi e come attivarne altri molto utili, come ad esempio un controllo dei contenuti, un proxy decisamente più evoluto di quello di default ed infine una completa suite antivirus/antispam dotata anche di protezione web.

Tutte le immagini provengono dal sito ufficiale www.ipcop.org