L’ultimo nato Apple costa 499 dollari in Usa e 499 euro in Europa
Petizione online raccoglie 11 mila firme: “Rispettate il cambio”

ROMA – Che Steve Jobs potesse far arrabbiare i fan dei computer Macintosh sembra difficile crederlo. Eppure, la decisione di vendere in Europa il Mac mini, ultimo nato della famiglia Apple Computer, a 499 euro ha avuto proprio questo effetto: negli Usa, lo stesso modello costa 499 dollari, e in periodo di euro forte gli utenti del vecchio continente non l’hanno presa bene. Una petizione online chiede che la conversione euro/dollaro sia rispettata, e che il Mac mini costi in Europa circa 380 euro (più Iva).

La petizione è stata finora firmata 11 mila volte. I sottoscrittori sono tedeschi, francesi, greci, spagnoli, portoghesi e, ovviamente, italiani. Non tutti i cittadini dell’area euro sono colpiti nella stessa misura: in Italia, dove lo Stato si prende il 20 per cento della transazione, un Mac mini tolta l’Iva costa 415 euro, con un aggravio di circa 30 euro rispetto al prezzo statunitense. Più sfortunati tedeschi e spagnoli, i quali, pur ricevendo uno sconticino di 10 euro, tolta l’Iva spendono oltre 420 euro, 40 euro più del dovuto.

Nonostante il clamore suscitato dalla protesta, Apple non sembra avere la minima intenzione di tornare sui propri passi. La posizione ufficiale di Apple Europa, raccolta da Repubblica.it, è che “il Mac mini ha già un prezzo molto competitivo ed è il più economico Mac di sempre”. Punto.

La versione ufficiosa che proviene da ambienti Apple è un po’ più sfumata, ma non cambia la sostanza: al Mac mini, così come all’iPod Shuffle, è stato dato un prezzo “simbolico” (sotto la soglia dei 500) che non cambierà, anche se il rapporto euro/dollaro dovesse variare. In altri termini, Apple promette (anche se in via non ufficiale) di mantenere questo prezzo anche se, per qualche strano gioco dei mercati internazionali, il prezzo europeo diventasse più vantaggioso di quello statunitense.

Variazioni nel cambio euro/dollaro, anche significative, non possono essere escluse. Oggi, rispetto a quando la petizione è stata lanciata, il gap tra prezzo statunitense e prezzo europeo si è ridotto di quasi 5 euro. D’altra parte c’è da giurare che se Apple avesse scelto un prezzo meno “rotondo” (come in Gran Bretagna, dove il Mac mini viene venduto a 339 sterline, circa 487 euro), i fan Macintosh, per quanto tradizionalmente allergici a sbavature e imprecisioni, non si sarebbero scandalizzati.
(25 gennaio 2005)

Fonte: Repubblica.it