Sono stato spesso incuriosito dai plugin di traduzione automatica per WordPress, ma non avevo mai trovato qualcosa che mi soddisfacesse a pieno. Poi, qualche giorno fa, ho scoperto Transposh e dopo qualche prova ho provveduto ad installarlo su blog che state leggendo.

Va detto che un plugin di traduzione automatica non può raggiungere un livello di fedeltà totale alla lingua tradotta. Ognuno di noi ha provato almeno una volta ad affidarsi a traduttori online per cercare di comprendere meglio i contenuti di pagine web o di testo recuperato da altre fonti. Spesso e volentieri la traduzione appare maccheronica, ma a parte rari casi, risulta piuttosto comprensibile. Transposh fa proprio questo: consente ad un visitatore proveniente dall’estero di eseguire la conversione del testo nella sua lingua madre affidandosi ai traduttori online di Google o di Bing, ma con una importante differenza rispetto ad altri prodotti simili…

Con Transposh la traduzione diventa “Social”

Dal pannello di configurazione di Transposh è possibile decidere se permettere agli utenti – autenticati o anche anonimi – di agire sulla traduzione, andando a correggere i termini o le frasi non correttamente convertiti dal traduttore automatico. In pratica, se ritenete che la traduzione non sia corretta potete correggerla voi stessi, permettendo a tutte le persone di quella determinata lingua di avere un supporto migliore.

Transposh configurazione traduzioni

Ogni singolo articolo tradotto viene inserito in tabelle aggiuntive all’interno del database principale di WordPress. In questo modo avremo garanzia di elevate prestazioni di caricamento e, appunto, di modifica ed interoperabilità.

Transposh Widget di configurazioneIl plugin è composto da due parti: la parte di configurazione, accessibile dal pannello di WordPress, e la parte “pubblica”, che consiste in un widget altamente configurabile, in cui potremo decidere come visualizzare la lista delle lingue che avremo reso disponibili. Potremo scegliere fra una lista ordinata, un menu a discesa o, come potete vedere in questo stesso blog, da una lista orizzontale composta da sole immagini raffiguranti le bandiere delle varie nazioni.

Sono accontentati anche i SEO: Transposh è in grado di riscrivere le URL, aggiungendo automaticamente ai nostri indirizzi il suffisso relativo alla lingua (es: http://www.miosito.com/en per la lingua inglese). E’ ovviamente supportato il riconoscimento automatico della lingua del browser, in modo da indirizzare il nostro visitatore direttamente verso un contenuto tradotto.

Transposh configurazione SEO

Il plugin fa un uso intensivo di RAM sul server, per cui è altamente consigliato, ove possibile, di installare (se non già presente) l’estensione APC di PEAR . Su questo server, basato su Ubuntu Server 11.10, è stato sufficiente eseguire

[cci_bash]apt-get install php-apc[/cci_bash]

MODIFICA DEL 31/01/2012: APC Pear si è rivelato, su questo server, troppo ingordo di risorse ed è stato quindi sostituito da xcache:

[cci_bash]apt-get install php5-xcache[/cci_bash]

Mi auguro che questa nuova funzionalità del blog possa risultare gradita e vi invito a testarla come meglio credete.

Transposh – Traduzione automatica per WordPress