Il film-evento diretto da James Cameron è uscito nelle sale già da qualche tempo. Molte persone, subito dopo la fine del film, sono state vittime del “effetto AVATAR“, ovvero una sensazione sensazione mista a soddisfazione, tristezza e smarrimento, provocata proprio dalla magnificenza del mondo ideato da Cameron. A tutti noi sarà infatti capitato di dire almeno una volta “voglio vivere su Pandora, magari all’interno di quella incredibile foresta luminescente!”

Technetgames ci mostra come è possibile continuare a vivere l’esperienza di Pandora anche dopo la visione del film, segnalandoci qualche link interessante:

EXTENDED FEATURETTE

Ovvero, in 23 minuti di video tutti i segreti del fantastico mondo di Pandora, raccontato attraverso le immagini del backstage e le interviste ai protagonisti. Compreso il regista James Cameron.
Potete visionare il video su TrailerAddict seguendo questo link.

ACTION FIGURES

Mattel ha prodotto una linea di action figures dedicata ai personaggi di Avatar, sia umani che Na’Vi. All’interno dei giocattoli (anche se preferirei chiamarli modellini da collezione) di Avatar saranno incluse delle tessere i-TAG.

Quando si mettono davanti alla webcam di un computer sullo schermo appare la versione virtuale della nostra action figure. Se poi si acquistano più action figure e si mettono le rispettive i-TAG davanti alla webcam i guerrieri combattono fra di loro.
Ecco un video esplicativo:

Potete far combattere realmente i vostri modellini direttamente sul sito AvatariTAG.com.

IMPARIAMO IL NA’VI

Ed ecco il pezzo forte, dedicato a tutti quei folli che, incuriositi dalla strana lingua parlata dagli abitanti di Pandora, vorrebbero capirci qualcosa di più.

Il linguaggio Na’vi infatti non ècomposto solamente da termini incomprensibili e senza senso, ma è una vera e propria lingua composta da un migliaio parole, una grammatica e regole lessicali, studiata ed elaborata appositamente da un logopedista.

Ecco un’intervita rilasciata alla rivista Max da colui che ha ideato e realizzato la lingua Na’Vi

Professor Frommer, lei è un linguista che insegna comunication alla University of South California: ci racconta come è arrivato a far parlare i Na’vi?

«La lingua indigena è il Na’vi: aggettivi e sinonimi costellati continuamente da pungolature musicali. Quando mi ha contattato James Cameron aveva già creato una dozzina di parole: queste sono state il mio punto di partenza, anche se la maggior parte erano solo nomi di personaggi».

In pratica ha creato una nuova lingua: come ha fatto?

«La mia sfida è stata quella di creare una lingua con tanto di traduzione inglese, ispirata ai suoni degli Indiani Americani, ma con anche influenze africane, asiatiche e caucasiche e dittonghi polinesiani. Soprattutto doveva essere una lingua in continua evoluzione, non solo limitata alla sceneggiatura del film».

Visto che Avatar, al di là dell’aspetto tecnico, riesce veramente a creare un mondo altro, quale è stata la richiesta più “folle” di Cameron?

«Mi ricordo che un giorno, sul set, mi ha chiesto se avevo incluso nel dizionario Na’vi la parola ”cretino” e anche qualche apprezzamento per Neytiri, la bellissima Zoe Saldana. Ho dovuto isolarmi per 10 minuti e ho trovato “in skxawng” per cretino: questo ve lo rivelo, mentre tengo ancora segreto il loro vocabolario sensuale. Al momento sono l’unico essere terrestre capace di parlare fluentemente in Na’vi, ma vista la richiesta di fan, sono sicuro che prestissimo saremo in tantissimi: mi arrivano veramente richieste da tutto il mondo e già prevedo che riuscirò a organizzare delle classi via web, con dei veri e propri corsi on line… Così com’è stato per la lingua Klingon di Star Trek».

Resterà una “piccola grande follia” per fan. Voglio dire, frequentare un corso di lingua Na’vi a cosa può servire?

«Intanto impararne qualche parola serve a poter giocare al videogioco, visto che ho appena finito di tradurre AVATAR il VIDEGIOCO per la Ubisoft. Per non parlare dei progetti di pre-quel e di sequel del film, di cui già si parla… Accidenti, ho svelato il segreto di Pulcinella più grosso di Hollywood».

A questo punto, le chiedo un saluto in lingua Na’vi per i lettori di Max: posso?

«Eccolo: Ting mikyun sanume MAX. Tiran’ tireafya’O… tiran’ tireaioang tirey …tiran’ iamsy Swotu».

Il Professor Frommer vi ha detto: “Ascoltate, lettori di Max. È ora di intraprendere il giusto cammino insieme allo spirito animale, diretti al sacro luogo, dove salveremo il pianeta. E che il male….”.

Se vi sentite sufficientemente Na’vi, potete imparare tutto ciò che riguarda la loro lingua sul sito LearnNavi.org.

AVATARIZE YOURSELF

Di questa simpaticissima applicazione vi avevo già parlato. E’ sufficiente caricare una propria foto, impostare alcuni eventuali punti di controllo sul viso (zigomi, naso, occhi…) ed attendere l’elaborazione. Dopo un minuto circa otterremo il nostro ritratto, ma in perfetto stile Avatar!