Zelda: Twilight PrincessQuella che segue non vuole essere una recensione vera e propria. E’ semplicemente il pensiero (condiviso dai più, me compreso) di un comune giocatore.

Il post che segue proviene dal newsgroup it.comp.console e appena l’ho visto ho capito che dovevo pubblicarlo qui, in modo da permettere di comprendere anche ai profani perchè mai ogni volta che viene annunciato un nuovo Zelda si scateni un tale entusiasmo, e perchè mai questa serie possa contare su milioni e milioni di appassionati.

Lascio la parola a Bilbo Baggins:

Sto a sette ore di gioco, e incredibile a dirsi, ho completato solo il primo dungeon.

E’ complicato per me parlare di un titolo che tanto amo, e che tanto continua a farsi amare. Sono di parte, lo ammetto, ma è difficile non esserlo quando si parla di Zelda.

Vorrei fare un post stringato, ma so che non ne sarò capace perchè tante sono le cose che vorrei dire, ma allo stesso tempo non vorrei cadere nel banale. E so che è impossibile.

Mi meraviglio ogni volta di come la “formula-Zelda”, non cambiata poi più di tanto da Ocarina Of Time in poi, sembri ad ogni incarnazione così fresca ed originale.

E’ indescrivibile quello che si prova quando si completa il dungeon: quando si butta giù il dannato boss (che è sempre un mix di abilità tecnica e istinto, di un minimo di ragionamento cerebrale e fortuna) e il cuore ci aspetta per allungare la nostra LIFE e il cono di luce ci proietta fuori, pronti per iniziare un’altra avventura…

Per chi voleva sapere sul metodo di controllo, non posso che parlarne bene, anzi meglio. Tutto è stato calcolato affinchè il passaggio dal pad al Wiimote fosse meno doloroso possibile, e l’obiettivo è stato centrato in pieno. Tempo un’oretta, e mirare, colpire, schivare, diventano già azioni familiari. Il puntamento poi, tramite il Wiimote, non è mai stato tanto preciso e immediato (per forza di cose) ma anche brandire la spada (anch’essa soggetta alle sollecitazioni del Wiimote) è facile e divertente.

Solo un’azione (per ora) mi ha deluso: pescare. L’ho trovato un po’ astruso e difficile da imparare. Per ora ho pescato solo il pesce ad inizio gioco da dare al gattino del venditore. Ma mi sembrava un po’ troppo laborioso da fare, anche se è vero che, come mi aveva avvertito il PG, senza esca è un po’ più complicato far abboccare.

Incredibilmente il comparto grafico peggiore mi pare sia tutto concentrato ad inizio gioco. Col passare delle locazioni, e sopratutto entrati nel primo grande dungeon coi ponti azionati dal vento, non dico che pare di giocare ad un altro gioco, ma le cose sono notevolmente migliorate. Per chi se lo stesse chiedendo, siamo sempre a livelli GC eh, non che le cose migliorino da far sembrare il titolo un next-gen. Lo do per scontato ma è sempre meglio ricordarlo 😉

Tutte le critiche a TWW sembrano siano servite: i dungeon sono tornati (vabbè posso giudicare solo il primo, ma se il primo di solito è solo un antipasto di quelli che seguono, non oso immaginare quelli successivi) della maestosità di un tempo. Come dicevo ad inizio post, completarli dona sempre quell’indescrivibile senso di appagamento che moltissimi altri giochi, anche magari più complessi, sembrano incapaci di far provare.

Quoto il Castellari (mi pare fosse lui) il primo incontro con Zelda è da pelle d’oca, e questo è un altro dei grandi meriti dei designer Nintendo. Riuscire a RI-raccontare la leggenda di Hyrule sempre con nuove tonalità inedite, sempre con queste atmosfere così struggenti e poetiche, nonostante si racconti pressocchè la medesima storia.

Che sia sommersa dalle acque, obliata nel tempo, sotto il giogo di tiranni potenti, in attesa di uno schianto cosmico o minacciata dai tentacoli del buio, calarsi nel mondo di Hyrule rimane sempre un’esperienza immersiva come ne esistono poche, e pochissime di tale entità. Io quando spengo il televisore ho sempre l’impressione di risvegliarmi da un sogno molto vivido e molto reale. E di questo non ringrazierò mai abbastanza chi mi permette di continuare a riviverlo.

Io consiglio a tutti di giocarselo.

Dopo l’esperimento visivo di TWW (ah, personalmente continuo a preferire il toon shading per Zelda, credo sia la sua rappresentazione più vera) credo che ci troviamo davanti ad un altro importantissimo passo della saga. Forse sarà meno originale di episodi come Majora’s, forse non aggiungerà nulla di veramente innovativo (ma il metodo di controllo non è da sottovalutare) ma rimane comunque un importantissimo passo, sopratutto peer quelli che avevano gridato allo scempio ludico giocando a TWW.

Ora continuo a giocare, magari ci si vede alla fine…