Il termine usato nel titolo non è propriamente corretto – forse sarebbe più giusto parlare di “dati trasferiti” –  ma credo comunque che riferirsi a questo dato come se fosse un “consumo” reale possa in qualche modo avere senso. Bisogna infatti tenere presente che dietro al singolo bit che viaggia sul cavo ci sono apparati attivi e passivi che vengono alimentati a corrente elettrica.

Andando a sommare tutte le stime relative al traffico di dati a livello mondiale, esce un numero spaventoso e che, anche a chi è abituato a discorrere quotidianamente di Giga e Terabytes come se nulla fosse, può risultare di difficile comprensione. Stiamo parlando, cioè, di

9,57 ZettaBytes

che, tradotto in bytes diventa

1.180.591.620.000.000.000.000 Bytes

Oppure, più “semplicemente”,

10.522.326.300.000 GigaBytes

È quanto viene fuori da una stima dell’Università di San Diego, dedicata per l’appunto a quantificare (se possa mai essere realmente possibile) la mole di dati che ogni anno “va e viene” dai server pubblici di tutto il mondo, escludendo quindi dal conto quelli che girano tra server privati.

I 9,57 zettabyte di cui ci ritroviamo a parlare riguardano però l’anno 2008, per cui non mi stupirei di vedere nel 2010 un numero ancora più impressionante, visto il boom delle connessioni mobile. Dal punto di vista personale, cioè del consumo di ognuno di noi, la cifra sarebbe invece di 12GB al giorno e 3TB all’anno.

Via DownloadBlog