Chiunque sia un pò del mestiere lo ripete da anni ed anni ai propri utenti: “non usate Internet Explorer; non è sicuro, fa passare tutta la peggio schifezza che circola sul web; è una enorme falla di sicurezza vestita da browser; non è manco compatibile al 100% con gli standard HTML” eccetera eccetera.

L’utente medio di solito ama ribattere con tesi del tipo: “ma come? E’ il più usato; lo usano tutti; perchè mai dovrei installare un altro prodotto quando ho già questo pronto sul mio PC?” ed altre amenità simili.

Per fortuna, ogni tanto salta fuori qualcuno con più sale in zucca rispetto alla media e, come quando in questo caso si tratta del Governo Centrale Tedesco, la cosa fa subito notizia. E dire che non hanno certo scoperto l’acqua calda, eh…

In sostanza. l’avvertimento è arrivato direttamente dall’Ufficio federale tedesco per la sicurezza informatica dopo che alcuni hacker hanno sfruttato una vulnerabilità di Internet Explorer, presente su quasi tutte le versioni del browser di Microsoft, comprese le più recenti. La notizia, divulgata dalla BBC, rivela che l’autorità tedesca ha preso questa decisione in virtù del recente attacco condotto contro Google China. Tale attacco è avvenuto proprio sfruttando un bug di Internet Explorer.

Questa falla permette ad un utente male intenzionato di eseguire codice arbitrario a distanza, di qualsiasi tipo. Per sfruttare il bun è necessario riuscire a portare un visitatore su una apposita pagina con malware, cosa tutt’altro che complicata con il 90% degli “utonti” inesperti.

Dopo aver effettuato l’accesso, l’hacker strappa i privilegi di amministratore alla vittima, prendendo rapidamente il controllo del PC con l’installazione di virus o cavalli di Troia.

Ora c’e’ da augurarsi che molti utenti si decidano una volta per tutte ad abbandonare questo incredibiel colabrodo di browser, privilegiando soluzioni alternative ed oggettivamente migliori, come Mozilla Firefox, Google Chrome o Apple Safari. Forse, questa notizia riuscirà ad aumentare ulteriormente il già alto trend di diffusione di Firefox che, stando agli analisti, lo porterà ad essere il browser di riferimento da qui ad un paio d’anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore