Su questo blog non si è parlato, purtroppo, della situazione legata alla pirateria su PS3. Per chi ancora non lo sapesse, infatti, pochi giorni prima della fine del 2010, il famoso hacker Geohot ha dimostrato di essere riuscito a prendere totalmente il controllo della PS3 e dei suoi sistemi di sicurezza, arrivando non solo a bypassarli ma addirittura ad ottenere le key private di Sony con cui “firmare” qualunque eseguibile e renderlo “genuino”.

Da quel giorno Sony è alla ricerca di un modo (che, a meno di cambiamenti hardware e software davvero pesanti, sembra piuttosto difficile da raggiungere) per arginare il fenomeno, e garantire agli sviluppatori di nuovo l’inviolabilità dei loro giochi.

Secondo le ultime voci, la casa giapponese starebbe infatti pensando ad un nuovo modello con hardware modificato e soprattutto prezzo più contenuto per combattere il dilagante jailbreak. Questa nuova versione dovrebbe essere dotata di un hard disk da 320GB ed una motherboard riprogettata ed a prova di jailbreak. Sempre secondo i rumors, avrà un prezzo più basso anche per favorire – secondo Sony – un ricambio naturale delle console “fallate”.

Nel frattempo, sul sito di SCE sono comparsi annunci di lavoro per avvocati e “IP detective”, una vera task force anti pirateria senza precedenti nel storia del gaming. Come ciliegina sulla torta, la stessa casa nipponica ha intrapreso pesanti azioni nei confronti di Geohot e del suo gruppo, arrivando addirittura a richiedere sequestri e perquisizione nelle abitazioni degli hacker.