Due brevetti recentemente registrati dalla multinazionale nipponica suggerirebbero un impiego alternativo degli occhiali stereoscopici attualmente usati sulle moderne TV 3D per la visione di film tridimensionali.

L’idea della casa Nipponica è tanto semplice quanto innovativa: piuttosto che trasmettere immagini alternate per ricreare l’illusione della profondità su uno stesso paio di occhiali attivi, sfruttare il superiore framerate dei televisori 3D per trasmettere due immagini diverse ad altrettanti osservatori presenti davanti allo schermo. Ogni spettatore potrà quindi ricevere il proprio flusso video personalizzato che, tradotto in parole povere, significa in teoria il pensionamento del tanto caro split-screen che tutti noi giocatori conosciamo.

Se ben implementata, infatti, questa tecnologia potrà dare l’impressione ai due giocatori di essere davanti ciascuno al proprio schermo, totalmente indipendente da quello dell’avversario seduto al proprio fianco.

Visto lo scarso successo di questa tecnologia tanto controversa, questa soluzione potrebbe essere un interessante sbocco per Sony. Mal di testa di chi dovrà indossare gli occhiali attivi permettendo, ovviamente.