Evolution per Windows

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Lo dico con sincerità: per oltre un anno e mezzo, e con grandi aspettative, ho atteso il rilascio di una prima versione stabile di Evolution per Windows. Per chi non lo conoscesse, Evolution e’ un buon programma per il Groupware, comprendente un client email, un calendario, una rubrica contatti ed una lista di “cose da fare”. Esattamente come Outlook di Microsoft, ma totalmente gratuito, Open Source e per Linux.

Pur ritenendo Microsoft Outlook un ottimo prodotto (ma terribilmente ostico da utilizzare, per via di scelte di design e di usabilità più che discutibili), sono fermamente convinto che in ambiente Windows sia indispensabile avere anche altre scelte, differenti alternative -pure gratuite- per permettere anche a chi non decide di svenarsi pur di comprare una suite di Office, l’utilizzo di questo importante strumento di lavoro.

Capirete quindi la mia felicità, quando ho saputo che finalmente era stato rilasciato un installer specifico per Windows, che ho prontamente scaricato e testato. Ebbene, per quanto non possa che apprezzare il lavoro di porting effettuato da Tor Lillqvist, devo dire a malincuore di essere rimasto terribilmente deluso dalla prova.

Innanzitutto, questo non è assolutamente un “porting” vero e proprio. Una volta eseguito lo script di avvio (script oltretutto buggato visto che, ignorando ogni regola sulle localizzazioni, considera il programma installato in "C:\Program Files" quando invece viene messo in "C:\Programmi") ciò che ci ritroveremo davanti sarà l’Evolution di Linux, con l’interfaccia GNOME di default, i colori GNOME di default, i caratteri GNOME di default e nulla, assolutamente nulla, che si vada a fondere con l’interfaccia di Windows.

Come se non bastasse, la velocità operativa è bassa, tanto bassa da farmi credere che in realtà (e la mia impressione è ulteriormente avvallata dalla presenza di un mezzo deskop GNOME nella directory di Evolution, con tanto di directories /etc e /var, files di configurazione di Bonobo, GConf e compagnia bella) il tutto giri in emulazione. Tristissimo.

Il Look & Feel è qualcosa di tremendo. L’interfaccia GNOME già di suo è si pulita ed usabile, ma decisamente meno accattivante di quella di Windows. Se poi consideriamo che qui è utilizzata quella di default, col suo grigio cimitero, le sue orrende icone e le finestre enormi, non è che ci sia da stare allegri. Il font è troppo grande e, dipendendo da GNOME, ovviamente (???) non modificabile.

Per quanto riguarda le funzionalità, invece, siamo in linea con quelle del Evolution “originale”, ma anche qui manca qualcosa. Manca, ad esempio, lo spell checker, strumento praticamente essenziale in un software collaborativo che si presume debba venire impiegato per mantenere i contatti con colleghi, clienti e fornitori.

Fondamentalmente, ciò che ci si para davanti è un programma imbarazzante, che già su Linux appare decisamente meno “evoluto” di Kontact, sua controparte per KDE, e che in questo “porting” per Windows si presenta in un modo assolutamente inadeguato alla forza del “concorrente”, tanto da risultare secondo me imbarazzante per la stessa comunità Linux, che spesso tende a sbandierare Evolution come “l’alternativa Open Source a Outlook“.

Con release del genere, signori miei, ritengo non si vada da nessuna parte. Si rimediano solo figuracce e non si penetra di certo in un mercato che, allo stato attuale, vede un solo software dominare la scena, senza validi antagonisti.

E già che ci siamo, per favore, che qualcuno faccia capire a quelli di GNOME che la loro GUI con le impostazioni di default e’ una delle cose più brutte si possano vedere oggi su un computer. Il vecchio GEOS del Commodore 64, per dirne una, era decisamente piu’ elegante e stiloso…